“Servono più spazi e nuovi Volontari”

Il 26 Marzo scorso si è svolta a Lavis l’Assemblea Ordinaria Nu.Vol.A 2023. 

Pegoretti: “Facciamo molto più che preparare pasti”.

Un grazie alla disponibilità di Leonardo Pontalti – l’Adige – 26 Marzo 2023

 

Il Presidente Lorenzo Pegoretti

 

Un momento dell’Assemblea

Sempre pronti in caso di ogni emergenza. Ma, ora, anche i Nuvola, i Nuclei volontari alpini, hanno

le loro emergenze da affrontare: una su tutte, quella del ricambio generazionale, con l’età media

che cresce e l’esigenza di coinvolgere nuove leve nell’attività di volontariato. Poi quella logistica,

con la necessità di sedi sul territorio in grado di rappresentare non solo strutture per il ricovero di

mezzi e attrezzature, ma anche punti di ritrovo dei volontari.

Infine, quella della conversione green delle attrezzature da campo per servire pasti: stoviglie, posate, macchinari per la loro pulizia e il loro riutilizzo.

Eppure – per partire proprio da quest’ultimo punto, i Nuvola trentini, riunitisi ieri in assemblea nel

magazzino della sede logistica di via Galilei a Lavis – hanno voluto sottolineare proprio un cambio

di passo: «Non siamo più solo quelli che preparano i pasti alla colonna mobile, a comunità colpite da calamità, ai soccorritori», ha sottolineato il presidente dei Nuvola Lorenzo Pegoretti. 

Pur sottolineando come quello del sostegno materiale a chi è in difficoltà e  chi è al lavoro sul campo resti comunque un’attività nobile portante, Pegoretti ha ribadito come durante la pandemia e dopo l’emergenza Covid, le volontarie e i volontari della Protezione civile dell’Ana abbiano saputo dimostrare come i Nuvola siano una realtà in grado di rispondere positivamente anche alle richieste che esulano da quell’ambito. 

Lo abbiamo visto in occasione del concerto di Vasco, ad esempio, ma anche sul fronte della mobilitazione a seguito dello scoppio della guerra in Ucraina. La nostra è una realtà ricca di numerose competenze in grado di saper dare un contributo concreto nelle situazioni più diverse.

Per quel che riguarda le sedi, al momento la priorità è dare Iocali adeguati al Nucleo di Fiemme e Fassa, 

uno degli undici presenti sul territorio, assieme al centro di Lavis, per una realtà che raccoglie oltre

530 volontari fino agli ottant’anni di età. “Purtroppo l’età media avanza, sono pochi i volontari e

le volontarie sotto i 50” , spiega Pegoretti.

«Durante la pandemia abbiamo consegnato la spesa a chi non poteva uscire di casa, durante il concerto di Vasco abbiamo gestito gli accessi a svariate aree dell’Arena e della città. Insomma, prepariamo pasti ma siamo pronti a dare sostegno in modi diversi…”

Un’opportunità che in passato non è stata sempre colta nelle situazioni di emergenza, ha sottolineato Pegoretti nella sua relazione: «Ci siamo resi conto che in occasione di interventi di soccorso o ricerca persone i Nuvola non venissero coinvolti non per una questione di snobismo ma per la mancanza di un protocollo chiaro che prevedesse il nostro coinvolgimento».

Prezioso, anche perché -se ognuno sa rivestire al meglio il proprio ruolo- più si è meglio è in situazioni in cui c’è bisogno di organizzazione. 

 

Per questo ieri a Lavis sia il presidente della Provincia Maurizio Fugatti che il responsabile della Protezione Civile Raffaele De Col, con il dirigente del Servizio prevenzione rischi e Centrale unica di emergenza Stefano Fait, hanno assicurato come in questo senso verranno risolte le criticità.

«Non possiamo dimenticare – ha spiegato Fugatti – come vi siate messi a disposizione durante i terribili mesi della pandemia e come il vostro aiuto sia riuscito ad alleviare la difficoltà di quel momento. Ma anche il vostro supporto all’indomani dello scoppio della guerra in Ucraina, quando la colonna mobile della Protezione civile si è recata in Moldavia per aiutare chi scappava dal conflitto, in quei primi momenti convulsi.

Infine vorrei ricordare il vostro prezioso contributo anche per l’evento di Vasco Rossi. Tutte queste vicende straordinarie hanno dimostrato ancora una volta quanto siete fondamentali e importanti per la comunità trentina».

«Fare rete è fondamentale – ha aggiunto poi De Col – soprattutto in un momento nel quale non sempre è facile reperire volontari».

All’assemblea sono intervenuti anche il vicesindaco di Trento Roberto Stanchina, il vicepresidente della Federazione dei vigili del fuoco volontari Luigi Maturi, il presidente del comitato provinciale Croce rossa di Trento Alessandro Brunialti, la vicepresidente degli Psicologi per i popoli Elena Pezzi, oltre al presidente della sezione di Trento dell’Ana Paolo Frizzi, che ha sottolineato come ad accomunare penne nere e volontari della Protezione civile dell’Ana vi sia la necessità di trovare nuove energie: «Una sfida non facile, come quella di farci portatori della necessità di tutelare l’ambiente attraverso il nostro

sforzo, anche in cose che sembrano piccole, come impiegare stoviglie riutilizzabili. 

Ma anche per i Nuvola, come per gli alpini, non esiste l’impossibile».

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